La ricostruzione argomento del tavolo in Comune: «Servono personale all'Usr e norme più semplici»

TERAMO – Resta sempre il personale il nodo cruciale attorno al quale condurre la battaglia perchè l’apparato della ricostruzione si sblocchi. E’ stato ribadito anche nel corso della prima riunione del tavolo operativo permanente convocato dal sindaco Gianguido D’Alberto e al quale hanno partecipato tutti gli organismi che, a diverso titolo, sono chiamati ad essere attori dei processi post-sisma. Il direttore dell’Ufficio speciale, Marcello D’Alberto, ha ripetuto anche a questo tavolo come fatto nel Comitato dei sindaci del cratere, che la forza lavoro sia determinante per affrontare l’enorme mole di lavoro che si attende e che comunque già attanaglia l’Usr e la cui lentezza nel procedere sul percorso burocratico determina ancora un alto numero di inagibilità e di conseguenza di sfolllati. Altro argomento su cui si è trovata convergenza è quello della possibilità di snellire le pratiche di esito B anche con interventi normativi, per disciplinare l’eventuale ipotesi di adottare costi parametrici per interventi sotto una certa soglia. Si è parlato in particolare di ricostruzione privata mentre è stato stabilito che nella prossima riunione, che si terrà fra due settimane, verranno messe a fuoco le questioni relative alla ristrutturazione pubblica e alle problematiche inerenti gli aggregati.
In sindaco D’Alberto ha ribadito le ragioni della consultazione: «Questo Tavolo – dice –  deve essere funzionale. Il suo obiettivo è affrontare questioni pratiche e l’operatività deve svilupparsi in parallelo con i tavoli istituzionali, nella piena autonomia dei due livelli. Partiamo dal basso, dalla concretezza delle operazioni di ricostruzione, anche per presentare proposte di livello normativo che possano favorire lo snellimento e l’operatività degli interventi». Il primo cittadino ha però avvertito dell’esistenza di un rischio: «Che le conseguenze del sisma nel nostro territorio, ed in particolare nel capoluogo, vengano sottovalutate a livello nazionale, quando invece ancora viviamo una realtà di piena emergenza».
Proprio in questa ottica D’Alberto ha proposto il coinvolgimento al tavolo degli altri Comuni del cratere e con essi del Genio Civile, dell’Ater e di un rappresentante del vicecommissario. «L’assunzione di responsabilità – ha aggiunto – non deve aprire le porte alle attribuzioni di colpe ma essere opportunità per risolvere i problemi. Massima energia, perciò, nel richiedere il potenziamento del personale dell’Usr e contestualmente l’applicazione di un diverso modello procedurale. E’ il momento dell’accelerazione – ha concluso il sindaco –  e il consiglio comunale che sarà convocato dalla Conferenza dei capigruppo, e al quale saranno invitati i parlamentari abruzzesi e lo stesso Commissario del Governo, non dovrà essere una passerella ma il punto di confronto concreto dal quale trarre spunti operativi di immediata realizzazione. Gli sfollati non possono più aspettare le indecisioni politiche, le lentezze burocratiche e le pastoie tecniche; a noi, che abbiamo il compito di gestire tale situazione, spetta di risolvere i nodi e dare risposte il quanto più possibile rapide e definitive».
Al tavolo hannno partecipato, oltre al sindaco e al direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, anche rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geologi, del Collegio Provinciale dei Geometri, delle associazioni delle imprese quali Ance, Aniem, Api, Cna Costruzioni e tecnici del settore municipale dei Lavori Pubblici, con il competente assessore Stefania Di Padova.